Questo articolo è il seguito naturale dei due articoli gratuiti pubblicati sul sito di Traders’ Magazine:
Il meglio per negoziare i titoli azionari americani
dove abbiamo illustrato i concetti chiave di base per utilizzare il sistema Experience per fare trading sulle azioni americane.
E La Magnifica Microsoft ha perso colpi?
nel quale abbiamo applicato alcuni concetti del sistema relativi alla stagionalità, come esempio, al titolo Microsoft.
Esaminiamo ora come le opzioni, in realtà, governano i movimenti di breve e medio periodo dei titoli azionari.
L’intervento dei market maker sul mercato delle opzioni relativo ai singoli titoli azionari è molto significativo.
E’ paragonabile per volume complessivo a quello dell’indice SPX: molto maggiore quindi che non sull’e-mini S&P500.
I Market Maker operano con una propria logica di bilanciamento del rischio.
E il Gamma delle opzioni costituisce la base con la quale effettuano i loro calcoli.
Il Gamma è la greca delle opzioni che misura l’accelerazione del delta al variare di un punto del sottostante.
Se una opzione ha un delta 0.50 e un gamma 0.1, il suo delta varrà 0.60 se il sottostante aumenta di un punto.
Il Market Maker di un titolo azionario è costretto ad un intenso lavoro di bilanciamento del rischio Gamma.
Tale intervento può essere a favore della direzione del mercato o contro di esso, a seconda della esposizione al Gamma.
Tutti ricorderanno che nel 2021, il titolo GameStop guadagnò in poche sedute il 1700%, mandando in rovina alcuni hedge fund.
Di questo si incolpò una comunità di trader che si impegnò a comprare il titolo, sostanzialmente illiquido, all’unisono, sostenendo quotazioni impensabili.
In realtà non furono solo loro a determinare tale risultato: il Market Maker si trovò in una condizione di Gamma che lo obbligò a seguire l’acquisto del titolo, ovvero a sostenerne ancora di più l’ascesa.
Nella normalità, quello che accade in genere, è che c’è un limite (molto più vicino di quello che ebbe GameStop), dove il Market Maker deve intervenire per fare esattamente l’inverso: ovvero vendere e fermare l’ascesa del titolo.
Può avvenire la stessa cosa dal lato basso: ovvero una condizione dove il Market Maker è costretto a sostenere la discesa, vendendo il titolo, o viceversa a fermarla, ricomprandolo.
Tale decisione è determinata dal posizionamento degli operatori sul mercato delle opzioni: mercato dove il Market Maker interviene in modo massiccio, tante volte, come controparte naturale.
La sua posizione è spesso inversa rispetto al mercato, proprio perché è controparte sulle opzioni.
Questo lo costringe ad altrettanti interventi sul sottostante, comprando o vendendo i titoli a seconda della sua esposizione al Gamma sul mercato delle opzioni.
L’esposizione al Gamma esistente sul mercato può essere misurata: questo permette di individuare il probabile movimento rialzista o ribassista di un titolo, in funzione delle altrettanto probabili decisioni del Market Maker.
Nell’immagine troviamo rappresentato un esempio sul titolo Microsoft, di cui abbiamo parlato negli articoli precedenti, tratto da Barchart.
In violetto è la linea che indica il possibile tragitto di un movimento rialzista, il punto di inizio dove potrebbe essere sostenuto e il punto di fine dove dovrebbe essere delimitato.
In blu è la linea che indica il tragitto ribassista, con lo stesso principio.
Tale interpretazione del mercato delle opzioni, diventa preziosa per individuare i primi punti di resistenza e supporto.
Questo significa poter posizione stop loss e target tenendo conto anche di tali considerazioni.
Resta sintonizzato con noi: approfondiremo sempre di più il metodo per fare trading di successo sull’azionario.
Maurizio Monti
Editore
Traders’ Magazine Italia